299+1 Leo Ortolani

Cos'è una parodia?
299 cover
In genere, una parodia è una rilettura di un'opera, sia essa teatrale, cinematografica o scritta, in chiave comica, goliardica o comunque farsesca, che tende a ridicolizzare o a esagerare particolari aspetti dell'opera stessa.
Questa breve introduzione è atta a lasciar comprendere ai miei lettori che l'opera di cui sto per parlare non può definirsi parodia, benché condivida molti aspetti con essa.
Definire parodia 299+1, scritto e illustrato da Leo Ortolani e liberamente ispirato a 300 di Frank Miller, sarebbe ingiusto nei confronti dell'opera stessa.
Non assistiamo infatti ad una caricatura goliardica del romanzo illustrato di Miller, ma un prodotto che, pur mantenendo una linea comica  piuttosto manifesta, è più corretto definire "Graphic Novel" che rende omaggio al lavoro a cui si è ispirata, e per capire
quanto questo sia vero occorre analizzare i vari aspetti che compongono 299+1.
Un tipico esempio di una tavola pubblicata in RMCNasce come storia suddivisa in due capitoli, apparsi rispettivamente su Rat-man Collection 62 e 63 (Settembre e Novembre 2007), quindi in bianco e nero nel classico formato 21x16; particolare molto importante quello del formato, poiché nel rendere omaggio al lavoro di Frank Miller, Ortolani propose il suo lavoro disegnando tavole larghe il doppio del normale, in un formato simile a quello dell'originale.
Dato il successo della storia doppia, esaurita in poco tempo, e dato il formato che non rese giustizia all'opera, esattamente 2 anni dopo l'epilogo uscì in formato 32x21 e a colori un volume unico che raccoglieva entrambi i capitoli e, data la recente ristampa del volume in questione (l'originale è esaurito da tempo), è un ottimo momento per parlarne, nella sua interezza.
La trama riprende grossomodo quella vista già nel film di Zack Snyder e nella Graphic Novel di Frank Miller: Serse muove la sua armata verso Sparta e Re Leonida, accompagnato da un manipolo di uomini, si avvia alla battaglia.
299 uomini.
299 spartani.
+1: il debole Skrotos, vero protagonista di questa storia, li accompagna, nonostante venga rifiutato.
Ma lui è Skrotos, è il fratello di Kretone, capisce solo quello che vuol capire.
E in 300 marciano.
La vicenda è vissuta dagli occhi di Skrotos, spartano d'appartenenza ma basso e sgraziato, dotato di scarsa forza e di ancor meno intelligenza, forse conserva la tempra dello spartano: gracile debole e deforme, è stato gettato 3 volte da una rupe, sopravvivendo ben 3 volte.
E', almeno per analogia fisica, l'Efialte di questa storia, impossibilitato dalla sua debolezza a combattere in falange, a combattere da spartano, eppure non si scoraggia, continua a seguire i suoi commilitoni e il suo Re, rimanendo sempre indietro a causa delle sue gambette corte, perdendo sempre l'occasione per combattere a causa della sua inettitudine.
Contrariamente ad Efialte, non venderà Re Leonida e gli spartani a Serse, ma il suo sarà un tradimento più sottile. Tradirà se stesso e la sua appartenenza a Sparta, inginocchiandosi a Serse in cambio di piaceri mai provati prima; tradirà se stesso e la sua appartenenza a Sparta quando gli arcadi si ritireranno e lui li seguirà.
Il destino di Leonida e dei suoi spartani riamane immutato, ma questa è la storia di Skrotos e, nel finale, si risveglierà in lui il senso di appartenenza ad una stirpe di guerrieri e il suo spirito spartano.
Il punto forte, nella trama, è senza dubbio la narrazione: le parole scelte da Ortolani nelle didascalie riprendono lo spirito descrittivo ricco di retorica (nel senso antico del termine) dell'opera originale, il risultato è straordinario e, a dirla tutta, a tratti superiore all'originale.
Tecnicamente il buon Leo ha dato il meglio di sé, proponendo la storia in un formato che non gli appartiene e riproducendo la bizzarra e unica disposizione delle vignette.
Una delle gag in 299+1
Lo stile è il solito, quando si tratta del personaggio principale o dei comprimari secondari, mentre Leonida e gli spartani vengono ritratti un maniera più spigolosa e graffiante, riprendendo e omaggiando l'opera originale.Particolare che rende unica questa creazione di Ortolani, è il fatto che ne Leonida ne gli spartani (escludendo Skrotos, il personaggio principale) vengono ritratto col muso da scimmia, marchio di fabbrica dell'autore: particolare che, probabilmente, svela ancor di più quanto Leo tenga a 300, ai suoi spartani ma, soprattutto, quanto Leo tenga al personaggio di Leonida.
Il personaggio di Leonida è graficamente inedito: non è ispirato al Leonida del fumetto, ne tantomeno a Gerard Butler (che interpreta Leonida nel Film), è un personaggio inedito e straordinario, dalle caratteristiche somatiche palesemente greche e dall'aspetto maestoso nonostante la semplicità del tratto.
In molte tavole, soprattutto in quelle dove sovrasta l'azione, il tratto è spesso molto evocativo ed ispirato e, soprattutto nella versione a colori, è un vero spettacolo per gli occhi.
 Serse è probabilmente il personaggio più caricaturato:  nell'opera originale, così come nel film, Serse è dotato di un carisma straordinario, dotato di un corpo perfetto e della bellezza di un dio, con una voce, per citare l'opera originale, untuosa come l'olio caldo sul cuoio consunto, profonda come il rombo del tuono; appare chiaro nelle intenzioni di Miller di ritrarre un personaggio dotato di una forte dualità tra caratteristiche maschili e femminili.
Ortolani ha chiaramente deciso di ignorare le doti maschili di Serse, dipingendolo invece ambiguo, superbo ed effemminato.
La cover del volume che raccoglie i 2 capitoli di 299+1
In ultima analisi, ma non per ordine di importanza, è da spendere qualche parola sulla colorazione, affidata al buon Larry (Lorenzo Ortolani, fratello di Leo e già coloratore ufficiale delle copertine in Rat-Man Collection); premettendo che si tratta di una colorazione al computer, è chiaro che il confronto con le chine di Lynn Varley non dovrebbe nemmeno sfiorare i vostri pensieri.
La colorazione è ad dir poco eccellente, è ispirata molto di più alla cromatica del film che non del fumetto, con toni leggermente più accesi e cinematografici. Gli effetti di luce e di riflessi funzionano e nel complesso non c'è nulla che stoni: l'intesa  tra disegno e colore è armoniosa e gradevole, superba a mio parere nella scena degli immortali, dove i toni si fanno più cupi. 
Queste sono le motivazioni per cui non mi sento di definire quest'opera una parodia: una parodia è subordinata all'originale, anche la migliore rischia di non funzionare in assenza di riferimenti all'opera originale.
299+1 non è un parodia.
299+1 è, per forma e contenuti, una Graphic Novel d'Autore

Hailtotheking








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