Giorni

Riprendo tra le dita i rumorosi tasselli della mia tastiera molto volentieri, quest'oggi, per parlare di un albo molto particolare.
Un albo autoprodotto.
Mi piace spendere parole per dei buoni lavori autoprodotti, perché molto spesso propongono contenuti genuini, lontani dai canoni e dalle barriere imposte dalle case editrici, che fin troppo spesso si limitano a bollare un lavoro come "commerciabile" (e quindi buono) o "non commerciabile" (e quindi indegno di pubblicazione).
Ed è proprio tra i lavori autoprodotti che a volte spicca qualcosa di raro e prezioso: un albo con un'anima.
Ed è proprio di un albo con l'anima che voglio parlarvi oggi: Giorni, di Lorenzo Coltellacci ai testi e Roberta Gentili alle illustrazioni.
Notate bene che non è un caso se mi riferisco a Giorni parlando di un albo e non di un fumetto, poichè a tutti gli effetti di un fumetto non si tratta: gli stessi autori preferiscono definirlo un "Frame Novel", forse per il modo in cui le immagini, molto più delle parole e delle didascalie, raccontano la storia, tant'è che persino si riesce a far a meno di conoscere i nomi dei personaggi principali. Ma partiamo con ordine.
Giorni narra la storia di un ragazzo e di una ragazza adolescenti che vedono trascorrere i propri giorni annaspando nella soffocante normalità della propria vita finché un giorno, nel tentativo di evadere e di fuggire dalla loro stretta realtà, si incontrano davanti ad un'agenzia di viaggi. 
Da quell'incontro niente è più come prima, i due si conoscono, si frequentano, si esplorano e si innamorano, al punto di prendere una decisione tanto ferma quanto bizzarra: avrebbero vissuto il resto della loro vita su di un letto, muovendosi per la casa con complessi sistemi di carrucole per non toccare mai più il pavimento.
Quello che lascia veramente sorpresi è il modo in cui viene narrata la storia: le parole sono poche, ma sanno sempre cogliere nel segno e farsi breccia attraverso la mente e il cuore del lettore (specialmente di quelli dotati di una forte sensibilità), mentre il resto è narrato dalle immagini: il tratto è semplice ma ricco di dettagli, godibilissimo nel suo stile da libro illustrato e, soprattutto, in grado di esprimere una grossa e sorprendente dose di emotività. 
Meraviglioso è il modo in cui in sole 88 pagine si affrontino numerose tematiche importanti, come la forza dell'amicizia, il rapporto tra adolescenti e
genitori e l'amore visto dagli occhi di due giovanissimi, ma, a mio parere, la tematica più forte e sentita è la forza di volontà.
La forza di volontà nel perseguire uno stile di vita bizzarro, di continuare il proprio cammino
nonostante lo sdegno o la mancata comprensione degli altri, la forza di mantenere fede ad una promessa anche quando la mente e il cuore vacillano di fronte ad una situazione drammatica ed inaspettata, una forza di volontà che nasce non dal singolo individuo (che viene tentato dalla situazione ad abbandonare i propri propositi), ma dall'unione della coppia, come se essa, unita, formasse un'entità a sé, molto più forte e compatta della somma delle singole parti.
Unica nota a margine, che mi ha reso leggermente difficoltosa la lettura, è l'utilizzo di un lettering non proprio chiarissimo: sia ben chiaro, per la natura della storia una scrittura in corsivo è appagante e si sposa a perfezione con le tematiche, ma in alcuni punti (come la commovente lettera del padre del protagonista) rischia di complicare leggermente lo scorrere della lettura (anche a causa della ridotta dimensione dei caratteri).
Se sono riuscito a stuzzicare la vostra curiosità verso questo piccolo gioiello della narrativa grafica, vi consiglio di mettervi in contatto con gli autori, attraverso la loro pagina Facebook dedicata a Giorni (vi basterà cliccare sul link per raggiungerla)

Hailtotheking



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