Gamers Over: Dying Light


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Salutone a TUTTI VOI,
dopo le tante uscite importanti di questo mese, e l’annuncio del nuovo titolo della saga Assassin’s Creed: “Unity”, oggi vi parlerò del nuovo survival horror per, in uscita il 1 Aprile, Dying Light.
Dopo il successo riscosso da Dead IslandTechland si prepara a tornare in pista con Dying Light, nuovo titolo zombie-centrico prodotto da Warner e disponibile nel corso di quest’anno per PS3 e PS4. Questa volta la casa polacca ha deciso di di spostare l’enfasi del gioco dagli scontri splatter, tanto cari agli amanti del genere survival horror, verso un approccio più pacifista ed acrobatico. Durante le scorribande per il mondo del gioco, assolutamente open world, i giocatori dovranno
lanciarsi in folli corse miste ad acrobazie per cercare di sopravvivere a enormi orde di zombie.
I giocatori più smaliziati impiegheranno davvero poco a trovare parecchie similitudini tra il nuovo Dying Light e l’indimenticabile Mirror’s Edge, in special modo il dinamismo e la libertà di movimento.
Dying-LightL’idea alla base di questa nuova fatica diTechland è quella di catapultare il giocatore in un mondo di gioco devastato dall’apocalisse e lasciar libero di decidere il percorso più congeniale per sopravvivere alla pandemia. Il desiderio di Dying Lightdi infrangere alcuni canoni tradizionali dei “giochi zombie” è ben rappresentata dall’alternanza luce/ombra, con un ciclo dinamico di giorno e notte che influisce direttamente sul gameplay.
I non morti di questo gioco, infatti, sono fotosensibili e solamente il calare delle tenebre svelerà tutta la loro natura, accentuando in modo deciso le loro abilità di cacciatori. Se durante il giorno è possibile evitare i goffi cadaveri erranti resi quasi inoffensivi dalla calda luce del sole, è proprio durante la notte che iniziano i veri problemi perchè, oltre una marcata riduzione del campo visivo, gli zombie acquisiranno una diversa consapevolezza, oltre a notevoli capacità di corsa, arrampicata e pianificazione di attacchi di gruppo.
DyingLight_01Nonostante una grafica sempre all’altezza della situazione, composta da ottimi effetti di luce misti a un’abnorme quantità di nemici a schermo intero, è davvero difficile non notare la forte influenza dei titoli precedenti: collisioni, animazioni ed anche alcuni tipi di zombie sono stati importati direttamente dai giochi già creati dalla stessa casa. A ogni modo, Dying Light si conferma essere un titolo da attendere con una certa impazienza perché molto fluido e dal gameplay divertente.
Infine, la novità di donare agli zombie una diversa IA, molto reattiva, potrebbe rappresentare davvero un nuovo punto di partenza per il futuro dello genere survival horror.
Alla prossima GAMERS!!! ;-)




--PaKy--


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